Settimanale, anno 16 - n. 40
Ven, 26 Aprile 2024

Recensioni >> Animal Collective - Merriweather post pavilion

Lungo la costa orientale degli Stati Uniti, e più precisamente a Baltimora nascono gli Animal Collective. I 4 ragazzi del Maryland si conoscono ai tempi della scuola e negli anni del college, come dei fantastici 4 della musica assumono nuove identità: Geologist, Panda Bear, Avey Tare, Dekin e formano un vero e proprio collettivo musicale chiamato Animal Collective.
Dal 2000 con
Spirit they're gone, spirit they've vanished inizia la loro lunga serie di registrazioni e pubblicazioni, la line up non è stabile, infatti sotto il nome del gruppo escono dischi con il contributo non sempre di tutti i componenti. Anche i tour non vedono spesso la band al completo.

Gli
Animal Collective suonano una musica non facilmente classificabile, amano sperimentare e utilizzare più generi musicali. Uniscono strumenti da gruppo folk tradizionale ad apparecchiature elettroniche e campionamenti. Decisivo è il passaggio dalla Fat Cat records alla Domino che nel 2007 si concretizza con la pubblicazione dell'album di maggiore successo Strawberry Jam. Subito arrivano importanti riconoscimenti dalla critica e il pubblico approva pienamente il percorso musicale che i 4 stanno compiendo. Dopo un lungo tour che tocca USA e Europa la band entra in studio senza Dekin e inizia a registrare le canzoni che andranno a comporre il loro ottavo album.
Gennaio 2009: esce l'atteso
Merriweather post pavilion.
L'intro al disco è una vera propria esplosione di colori e melodia, I
n the flowers, dolce crescendo in salsa tribale. My girl è il singolo apri pista, le macchine melodiche lavorano insieme alla perfezione e le voci dei ragazzi sono direzionate sul pianeta California anni '60. E' una danza, è una festa!
Il ritmo non perde un colpo, pezzo dopo pezzo; il cantato è sempre più il fulcro delle composizioni e ci accompagna, rimane fresco, mai scontato. Non è difficile sentire nella loro musica gli echi di storici gruppi del passato, uno su tutti
Beach Boys. Rispetto agli album predecenti, questo certamente si distingue per maggiore omogeneità e compattezza. Riteniamo sia un fattore di crescita e maturità compositiva, in quanto gli Animal Collective hanno oggi una chiara e forte identità.
I loro giochi sonori rappresentano la nuova frontiera della musica sotterranea. Le sperimentazioni nate con il recente progetto solista di Panda Bear darà contributi significativi al futuro della band.

Claudio Donatelli          (15.2.09)