Settimanale, anno 16 - n. 39
Mar, 16 Aprile 2024

Recensioni >> The Do - A Mouthful

Il duo con il nome The Do è composto da Olivia B. Merilathti e Dan Levy. Olivia è originaria della Finlandia, canta e spesso nei live suona la chitarra, mentre Dan è parigino e si occupa soprattutto di strumenti e arrangiamenti. Il nome che hanno scelto per il loro sodalizio creativo ha più significati e quello che preferiscono riguarda la prima nota della scala musicale classica, il "do", in quanto è la prima e ultima nota della scala. L'inizio e la fine, i confini di un universo all'interno del quale tutto può mutare, tutto è possibile. Il vecchio e il nuovo, quello che è stato e quello che è ora!
I due artisti hanno iniziato due anni fa a comporre musiche per film e poi molto naturalmente hanno proseguito con lo scrivere e  raccogliere altro materiale. Il risultato è contenuto nel loro album di debutto A Mouthful uscito a fine 2008 per la Get Down!
Anche se ci troviamo nelle terre del pop internazionale è un disco che al primo ascolto non risulta assolutamente di facile comprensione. Per questo motivo è anche un prodotto difficile da promuovere nelle radio o su M#ò@TV. Così, per diffondere il proprio virus musicale, The Do sono tornati a servirsi del mondo di celluloide inserendo il singolo On My Shoulders in una famosa fiction tv.
La magia ha funzionato e oggi il duo franco finlandese fa performance  live in tutti i club del mondo. Stay (just a little bit more) è una dolce e sognante ballata caraibica voce, cori, piccole chitarre. Con At Last conosciamo il lato più minimalista della band, l'atmosfera si fa polverosa, il sentiero è segnato dalla bellissima e misteriosa voce di Olivia. In Queen Dot Kong, Lo spartito torna ad arricchirsi di strumenti, note, colori, parole e i fiati dettano il tempo di un folle gioco da banda di strada che si districa tra rap e hip hop. Olivia e Dan sia nei brani più scarni e riflessivi (Song for Lovers) sia in quelli più spensierati (Tammie) nascondono tra le note sempre un tono malinconico come lo sguardo di quelle persone che sono in viaggio da molto tempo.
Il disco è un fantastico viaggio nel mondo colorato e variopinto del nuovo pop. Le canzoni e il lavoro nella sua complessità muta ascolto dopo ascolto, senza alcuna coordinata o riferimento geografico, con la sola garanzia che sa essere incredibilmente attuale e figlio di questi giorni.

Claudio Donatelli               (12.04.09)

The Do
A Mouthful

Get Down!   (2008)