Settimanale, anno 16 - n. 39
Gio, 18 Aprile 2024

A propos de >> Una voce del Jazz

Musica a 360 giri

Il Franklin è una struttura nel cuore di Roma che nasce per accogliere la musica in vari aspetti. Dai tavoli a forma di batteria a grandi musicisti che si esibiscono in una sala vicino alla hall dell'hotel. È stato qui che  gli ospiti del Franklin e non solo hanno avuto il piacere di ascoltare Rosanna Napoli, in arte Rosi Napoletana, una jazz vocalist romana ma con origini napoletane alle quali si sente molto vicina e attinge per creare il suo jazz rivisitato in chiave popolare. Rosanna ha un timbro caldo e corposo, più profondo di una Amalia Grè, ma che  allo stesso modo esprime malinconia e ondeggia tra melodie jazz e blue note.
Rosanna scrive i testi delle sue canzoni e racconta storie tristi, ricordi e sensazioni nostalgiche. Una drammaticità tipica  delle canzoni popolari napoletane ma alleggerita da un jazz delicato.
Prendendo spunto dalle musiche di jazzisti contemporanei, italiani quali Andrea Pagani, Stefano Alagi, Ermanno Dodaro e Giacomo Aula, Rosanna scrive le sue melodie e i suoi testi, stravolgendo un po'  le caratteristiche della musica originale di questi artisti e attribuendogli un suo stile corposo e sensuale.
Al Franklin è accompagnata dal gruppo ASI', un trio che vede Arturo Valiante al piano, Ermanno Dodaro al contrabbasso e Fabrizio Mandolini al sax.  Un jazz che fa navigare dolcemente in acque malinconiche e calme, tra atmosfere oniriche e colori tenui dove le realtà di dissolvono.  Una musica che accompagna ed allo stesso tempo contrasta la voce e le parole della vocalist che raccontano realtà tristi e ricche di passionalità.
Rosanna ha un carattere forte, appare anche dal modo in cui tiene la scena. Con sicurezza ed allegria scherza ed interagisce con il pubblico. Ha uno stile ben definito, una voce calda e morbida che rievoca le melodie napoletane e che si fonde con il jazz più fine. Un contrasto tra i paesaggi  di una Napoli rievocata in modo del tutto nostalgico e una musica jazz che trasporta in un'atmosfera leggera ed elegante. L'ultimo brano che chiude la serata è un caldo tango-jazz tinto di rosso, sensualità e tristezza.
Abbiamo chiesto a Rosanna di raccontarci qualcosa di lei, della sua musica, di come è nata e di come si è evoluto il suo stile.

Rosanna, il tuo stile è una risultante della fusione tra musica tradizionale napoletana e jazz più classico, qual è stato il tuo percorso artistico?
Ero molto giovane quando ho cominciato ad ascoltare jazz. Ascoltavo Billie Holiday e cercavo di imitare, o gli assoli di sax di John Coltrane, per esempio, che tentavo di rifare con la voce. È così che ho iniziato

Il tuo jazz ha un carattere particolare, di che colore lo vedi?
Blu... e giallo!

Un blu malinconico e il giallo di Van Gogh?
Esatto

Prendi spunto da brani di musicisti jazz molto attivi sul panorama nazionale. Cosa ti ispira della loro musica?
Sono brani che mi colpiscono immediatamente che so che possono comunicare emozioni. Le emozioni sono una chiave di apertura e di lettura

Hai una personalità molto forte e sai tenere molto bene il palco, dove ti piacerebbe cantare? Il tuo sogno nel cassetto...
Al Sistina

 Speriamo che il pubblico del Sistina possa avere presto il piacere di ascoltare la voce di Rosanna Napoli, noi glielo auguriamo.

Francesca Maiolino     (29.11.09)