Settimanale, anno 16 - n. 40
Mer, 24 Aprile 2024

A propos de >> Nel mondo di Lucia Ronchetti

Musica a 360 giri

C'è una musica che va oltre le sensazioni e soprattutto oltre la comprensione di esse. Una musica che è in alcun tempo e che nonostante si definisca musica contemporanea racchiude in sé molte epoche.
Questa è la musica di Lucia Ronchetti, una musica complessa che si sottrae a definizioni canoniche e a caratterizzazioni musicali.
Lucia Ronchetti studia composizione con Salvatore Sciarrino e si diploma in composizione ed in musica elettronica presso il Conservatorio di S. Cecilia e si laurea in Lettere e Filosofia presso l'Università "La Sapienza" di Roma. Prosegue i suoi studi alla Sorbonne di Parigi con  Gérard Grisey e Tristan Muray.Vince diversi premi che le permettono di viaggiare tra Parigi, Boston, New York e Berlino portando le sue idee in giro per il mondo, che ne scopre e apprezza il grande talento. La musica di Lucia si svincola da ogni canone stilistico,  può evocare Schönberg, un sistema atonale, ma non si ferma qui e attraversa la musica lirica più classica e le armonie orientali che completano la sua musica, arricchita anche di un pensiero filosofico che fa da sfondo alle sue composizioni.  Molteplici sono gli aspetti che si incontrano e si fondono. Tra suoni stridenti, il ronzio degli archi, gli acuti dei soprano, le vibranti voci maschili e i suoni elettronici che trasportano in un parallelo mondo onirico si percepisce la morbidezza di alcune melodie che appartengono ad uno stile post romantico. Melodie che escono dalla molteplicità di suoni che racchiudono tutta una cultura che attraversa l'antichità della filosofia, il barocco, il romanticismo e la musica contemporanea.
Esce ora il suo nuovo disco,  tre le composizioni al suo interno. Uno studio per orchestra Schiffbruch mit Zuschauer (Naufragio con spettatore), una drammaturgia per quattro voci maschili Pinocchio, una storia parallela e uno studio per viola e live electronics Il sonno di Atys che trae le sue origini dalle Metamorfosi di Ovidio.
Lucia Ronchetti ci racconta le sensazioni, le descrive e le disegna con i suoni. Ci racconta storie che intrecciano la più profonda filosofia. Racconti epici di amore e di dei che volano per mondi incantati, personaggi classici su cui costruisce una storia parallela di metafore e virtuosismi. Una storia in cui uno spettatore si ritrova travolto da un naufragio ma con freddo distacco osserva il dolore, un'infelicità personale e comune al mondo e una riva oscura, una salvezza che non porta serenità e resta nell'inquietudine dell'esistenza.

Francesca Maiolino       (13.12.09)