Settimanale, anno 16 - n. 40
Gio, 25 Aprile 2024

A propos de >> AussieFloyd - Atlantico Live

Musica a 360 giri

Giornata particolare quella del 12 febbraio 2010, Roma è stata avvolta fin dalla mattina da una delle nevicate più forti e fitte che poteva paragonarsi solo a quella di venti anni prima. Roma è diventata magica, con colori inusuali, atmosfere diverse, chiusa in ambienti cosi atipici che difficilmente si scorderanno.
E difficilmente scorderò la conclusione di una giornata così decisamente particolare perché mai mi sarei aspettato di assistere ad uno spettacolo come quello che gli AussieFloyd si preparavano a presentare la sera stessa all'Atlantico Live. Gli AussieFloyd sono un gruppo Australiano formato da appassionati della musica dei Pink Floyd e portano in giro per il mondo uno spettacolo che può essere considerato senza ombra di dubbio quanto di più vicino ci sia a quello che i Pink Floyd hanno portarono in giro per il mondo negli anni '80 e '90. Lo ammetto, sapevo della loro esistenza ma non li avevo mai visti esibirsi e la sorpresa è stata enorme. Di cover bands è pieno il mondo, per fortuna, e capita a tutti gli appassionati di musica di andare a vedere almeno una volta al mese un concerto di chi rifà brani dei Led Zeppelin, dei Genesis o altre band per risentire e godere di quella musica. Ma qui siamo su un livello diverso, qui non è solo riproporre la musica di una band più o meno bene, ma di riprodurre anche la scenografia, le luci, i video che passano sullo schermo dietro alla band, in maniera praticamente perfetta e identica all'originale e in alcune occasioni anche meglio. E' uno spettacolo in piccolo ma di grande effetto; le canzoni vengono riproposte cosi identiche che si fatica a distinguerle da quelle originali dei Pink Floyd, le stesse voci sono simili. Mi ha colpito in particolare l'assolo vocale di Ola Bienkowska una delle tre coriste della band, in The Great Gig In The Sky, che ripropone l'assolo totalmente da sola dimostrando una grandissima potenza ed estensione vocale. Come nel lontano 1994 quando i Pink Floyd arrivarono nella nostra penisola portando il tour P.U.L.S.E., le parole anche ora non bastano a descrivere lo spettacolo che le luci e la musica riescono a creare, sono fasci di colore, di note, di laser che si intrecciano in un locale riuscendo a rendere intimo quello che i Pink Floyd riuscivano a fare nei grandi stadi o addirittura nei grandi parchi, tanta era la gente che andava a vedere le loro esibizioni. E cosi brani tratti da Dark Side of The moon, Division Bell, The Wall , Wish you Were Here scorrono davanti agli occhi e nelle orecchie degli spettatori in delirio che applaudono in piedi sopra le sedie, che urlano contenti ma a volte presi dallo sconforto, un piacevole sconforto però, di sapere che per quanto bravi e incredibilmente identici non sono i Pink Floyd! Forse è perché i Pink Floyd mancano dal palcoscenico dal 1994, perché la loro musica è eterna e non ci si stanca mai di ascoltarla e anche perché ho avuto la fortuna di vederli ben 5 volte in concerto, quindi vedere gli AussieFloyd rendere un omaggio così perfetto, così sentito e suonato con la voglia di far sentire il piacere di suonare ogni singola nota mi fa apprezzare così tanto quella che alla fine di tutto è una cover band. Mi fa tornare con malinconia alle note e luci di quel grande tour che fu quello di P.U.L.S.E. e dato che lo stesso David Gilmour ha apprezzato la grande qualità della band invitandola addirittura a suonare nel 1994 al Division Bell Party, mi sento di consigliare sia la visione dei loro concerti ma anche di andare sul loro sito http:\\www.myspace.com/aussiefloyd per l'acquisto dei loro cd e dvd ricordandovi sempre che, è vero sono una cover band, ma di grande classe e qualità.

 Claudio Lodi       (21.2.10)