Settimanale, anno 16 - n. 36
Gio, 28 Marzo 2024

Recensioni >> Andrea Grossi - Rossi Intimi Ascolti

Quando a novembre ho ricevuto la prima mail di Andrea Grossi, con allegato un suo brano, non avrei mai pensato che, pochi mesi dopo, avrei avuto il piacere di scrivere una recensione per il suo primo e splendido album.
In quella mail Andrea mi chiedeva, come ogni tanto mi capita, l'autorizzazione per utilizzare una delle mie foto per il suo disco. Come mi capita spesso, anche nel caso di Andrea, non ho avuto nessuna difficoltà ad accordargliela.
Finalmente, mese di febbraio, arriva via posta il CD Rossi Intimi Ascolti. Guardo e riguardo il packaging ben curato, mentre la sua musica comincia a vagare per la casa, riscaldandola e riempiendola delle emozioni di Andrea, tradotte splendidamente in arrangiamenti da Livio Camorani (nel disco al pianoforte). Chiarissimi immediatamente sono i suoi punti di riferimento: Fabrizio de Andrè e Paolo Conte per primi, Vinicio Capossela a seguire. E con dei punti di riferimento così, come non aver la curiosità di ascoltare questo disco?
L'album, linguisticamente curatissimo, è già ad un primissimo ascolto, un evidente autoritratto del cantautore, delle sue passioni, delle sue emozioni, il tutto raccontato da un mix di storie venute fuori dalla sua immaginazione (Il pianista ucciso) e di storie che prendono spunto dalla realtà (Corinna). In fondo basta concentrarsi un istante sul titolo dell'album per capire, come lo stesso Andrea Grossi ci racconta, che "esso vuole richiamare quel messaggio di eleganza e sensualità che il disco porta con se". E ancora: "rossi", oltre ad indicare il mio colore preferito, porta con se un chiaro riferimento alla passione; "intimi" è un richiamo non solo alla sensualità, ma evoca anche un tratto privato, una sfera personale che ogni brano mostra in maniera più o meno evidente. Sono "ascolti" che rappresentano il mio essere cantautore, dagli inizi all'oggi". 
Molto interessante anche l'idea di collaborare con altri artisti come lui che, al posto della musica, hanno scelto la fotografia: il booklet si fonda sul rapporto tra i brani musicali e foto che, emozionalmente, collegano tra loro immagine, suono e parola: "grazie a Flickr (www.flickr.com) e all'aiuto di Federica Magliacane ho potuto visionare il lavoro di moltissimi artisti, anche stranieri, e di selezionare le opere che più sentivo personali e legate ad ogni canzone e alla storia che porta con sé". "Ognuno ha collaborato con entusiasmo a questo mio intimo progetto che è così diventato in parte anche il loro. Posso soltanto ringraziarli per aver arricchito con la loro arte questo rosso ed intimo ascolto della mia vita".
Estremamente curata è anche la parte musicale. Oltre al già citato Livio Camorani, Andrea ha avuto la collaborazione di musicisti di primissima qualità (all'ascolto ve ne accorgerete): Gianluca Ravaglia (contrabasso), Marco Frattini (batteria), Manuel Vasile (fisarmonica), Giancarlo Bianchetti  (chitarre), Claudio Zappi (fiati), Maurizio Piancastelli (tromba), Stefano Martini (violino), Fabio Gaddoni (violoncello), Egidio Collini (mandolino). È evidente come Rossi intimi ascolti non sia un album nato frettolosamente per avere qualcosa da vendere dopo i concerti (e Andrea gira parecchio), ma sia un lavoro nato da studio, riflessione, passione per la musica, per la scrittura e per la vita. E solo così poteva nascere un lavoro così eterogeneo, così vario, ma allo stesso tempo così ben strutturato.
Un'informazione di servizio prima di chiudere:
Per reperire il disco via posta con pagamento in contrassegno basta scrivere a andrea.grossi@inwind.it
Altrimenti andare ad uno dei suoi concerti.
Non posso che chiudere questa recensione con le sue parole: "Rossi intimi ascolti è il mio quadro, la mia fotografia, il mio libro, la mia danza, non un prodotto commerciale fatto per vendere ma un'opera sincera che per quanti sbagli possa portare con sé meriterà sempre almeno un ascolto". 

 Luca Savettiere          (7.3.10)