Settimanale, anno 16 - n. 41
Gio, 2 Maggio 2024

Recensioni >> Baby Blue - We Don't Know

Il rock come libera espressione e flusso di energia che corre senza limitazioni e regole! Gli ingredienti scelti sono lontani dalle sofisticazioni della musica radiofonica, dalle illusioni delle note tv musicali.
I
Baby Blue sono una band di Prato che ha già pubblicato nel 2006 un ep omonimo e nel 2009 l'esordio sulla lunga distanza dal nome Come. In questi anni di attività musicale hanno girato tutto il nostro Paese esibendosi in numerosissimi concerti e aprendo importanti live come quelli di Micah P. Hinson, Skiantos, Paolo Benvegnù. Proprio quest'ultimo artista, in passato, ha  lavorato molto con i Baby Blue, collaborazione che si è concretizzata nella registrazione del loro primo disco.
Dopo pochi mesi, i
Baby Blue, guidati da Mirko Maddaleno e Serena Altavilla, sono tornati in studio per registrare le canzoni per We Don't Know. Questa volta ai pulsanti si è seduto Alessio Pepi, bassista dei Dilatazione, che ha collaborato strettamente con la band.
Le voci di Serena e Mirko aprono il cd con una dolce e crescente cantilena
Don't Ask Me Why, che nasconde soniche sorprese nel rumoroso finale. Il blues dissonante della chitarra di Mirko si intona alla perfezione con la melodiosa voce di Serena, il gioco dei contrasti stimola e tiene sempre all'erta l'ascoltatore. Shut Up esalta la forza della band, le voci accoglienti in apertura del brano nascondono improvvise accelerazioni di strumenti.
Tra i brani più riusciti
I Don't Know e Hey Baby Hey, due dolci blues essenziali, scarni negli arrangiamenti, ma che regalano emozioni con il gioco di voci, sempre in bilico tra melodia e dissonanza, tra dolcezza e spigolosità.
Il disco segna un'evidente salto in avanti nel percorso creativo della band, le canzoni scritte da
Mirko si sposano alla perfezione alle qualità degli altri componenti. Si avverte il grande affiatamento e l'attitudine al suonare dal vivo.
We Don't Know è immediato e ricco di spontaneità, le canzoni disegnano un unico percorso che accompagna l'ascoltatore fino in fondo.  

Claudio Donatelli
   (5.9.10)