Settimanale, anno 16 - n. 39
Ven, 19 Aprile 2024

A propos de >> MOA - Music On Air

Musica a 360 giri

MOA  "MUSIC ON AIR - Salone della Musica"  

Prima edizione conclusa per il
MOA (Cernobbio 17-19 settembre 2010), culmine del progetto Musica in rete.  Tre giorni di Musica, tra concerti, mostre, incontri e seminari,  con la direzione artistica di Davide Van De Sfroos.
Molti artisti si sono alternati sui palchi e nelle diverse aree offerte da Villa Erba.  
Venerdì mattina, appena entrati a Villa Erba troviamo
TAO che dal suo Love Bus spara rock nelle orecchie dei pochi che, vista l'ora, si aggirano nel parco. È un buon inizio.
Nella giornata di
venerdì sul palco allestito nel padiglione centrale si sono alternati:  Trenincorsa, band Varesina carica di energia che ha fatto cantare e ballare pubblico e studenti in trepidante attesa di Davide Van De Sfroos, padrone di casa cordiale ed amatissimo da tutti i presenti, con cui ha cantato, giocato e scherzato, intercalando consigli come "Fate con la Musica quello che la Musica vuole fare con voi". 
I
Finley seguiti da un non così folto gruppo di giovanissime fans, alcune in stato confusionale. D'altronde sono le 14.30 e loro, come ci ricorda il leader della band, si sono appena svegliati.  Silvia Olari, pochissime persone ad ascoltarla (complice la conferenza con Scanu), ma tanta bella voce.
Dopo una piccola pausa c'è l'incontro con Valerio Scanu e Giorgio Giuffra sul tema "I Talent Show: Inizio o culmine di un percorso artistico". Folla in delirio, cartelli a forma di cuore distribuiti alle partecipanti e Valerio con una capigliatura semplicemente straordinaria. Fortunatamente poco più in là, si suonavano gli Ukulele. 
Torniamo ai concerti, salgono sul palco gli
Angels&Demons (Alex Stornello, Giorgio Terenziani, Paolo Caridi), un trio Power Fusion a cui prestare orecchio.
Nell'Area Unplugged abbiamo potuto conoscere ed apprezzare il
Collettivo Mazzulata, assolutamente notevoli gli arrangiamenti di canzoni popolari italiane come Sciuri Sciuri, Quel Mazzolin di Fiori, Anninnora. Il Ratafolk colpisce duro e lascia il segno.
Ecco i
Golden Wine Pot, duo composto da Alice Rossi (voce e piano) e Gianmarco Canato (fagotto), è il progetto satellite del collettivo Mazzulata.
In Villa Antica nel frattempo "Champagne: si brinda con l'operetta!" a cura del Conservatorio G.Verdi di Como. Arie, duetti e concertati. Per pochissimi. 
Alle 21 circa nel parco della Villa, la gente comincia ad arrivare. Aprono lo show i
Tirlindana, solido rock direttamente da Menaggio (Co). 
Seguono gli
Hana B, mentre il cielo si oscura tra notte e nubi, e chiudono, tra gocce di pioggia e pubblico adorante, i Baustelle
Sabato denso ma piovoso, i concerti che dovrebbero tenersi nel parco vengono spostati all'interno facendo saltare così appuntamenti "minori" e causando un generale ritardo.
Peccato per i gruppi che non sono riusciti ad esibirsi, su tutti i
Nidi d'Arac (vincitori della prima edizione del "MIT - Musica, Identità e Territorio" bandito da MEI e MOA) che riescono a suonare solo un pezzo in formazione molto ridotta. 
A salvare la giornata ci pensa
Ornella Vanoni, intervistata da Platinette. Donna intelligente (la Vanoni), di sé stessa dice: "Intelligente ma non furba", e forse, io penso, è meglio così. Incontro carico di contenuti e di buon umore, che finisce troppo presto. Peccato per i pochi giovani presenti e per i presenti che presenziano senza esserci. Platinette (in mise elegante ma sobria) alleggerisce con del gossip e si presta ad un duetto con Ornella.
Dopo di lei arriva
Morgan, con un'ora di ritardo causa traffico, intervistato da Davide Van De Sfroos. Un Morgan Show un poco nonsense e fine a sé stesso. Tanto fumo e un po' di arrosto ben nascosto. Sarebbe stata meglio un'intervista alla persona e non al personaggio.
Max Casacci (Subsonica) e Matteo Cruccu presentano "Milano vista da cernobbio e il caso Torino", confronti tra la realtà Milanese e Torinese. Scene, stimoli, scelte e percorsi. I Sgt. Joker vengono segnalati e premiati da Moascolta (iniziativa dedicata a chi vuole far sentire la propria musica), mentre nel padiglione centrale  si alternano anche i vincitori dei concorsi musicali "Cer.Co. Band on video", "VA sul palco", "Palco ai giovani"e "Voobstock".
I concerti della serata si aprono con la giovanissima
Jessica Brando (la voce c'è, l'esperienza arriverà).  Dopo di lei Dente, caustico e ironico, diverte il pubblico e ne sa. 
I
Calibro 35 sono potenti e mettono d'accordo tutti.
Chiude Morgan, sul palco con la Ensemble Symphony Orchestra di Massa Carrara.
Domenica al MOA ha deciso di farsi vivo anche il sole e quando arriviamo, TAO sta già suonando. Nel parco, sul palco, c'è chi prova, sul prato invece ci si gode musica e bel tempo. Perfetto. 
Nel pomeriggio l'incontro con
Alberto Fortis, relegato purtroppo in una piccolissima stanza quasi irraggiungibile (c'è chi ha perso la sanità mentale nell'intricato dedalo concepito dagli organizzatori). Fortis, con la sua esperienza ed i suoi aneddoti, avrebbe meritato più spazio, più tempo e molti più giovani in sala, di quelli per cui il MOA è stato pensato. 
Altro incontro degno di nota e veramente succoso "Giorgio Gaber tra Teatro e Canzone": Davide Van De Sfroos, non descrive Gaber, lo trasmette a chi sa capire e conclude con una frase degna di nota "Gaber, una persona che non smette di mancarmi, ha lasciato un grande vuoto ma ha lasciato anche un grande pieno"; Eugenio Finardi interviene ma se ne sta un poco sulle sue.
Da Villa Antica arrivano note dal pianoforte di Roberto Cacciapaglia.
Fuori si continua a provare, è già concerto: sul palco si alternano gli artisti, si canta, si balla e si prende il sole. Birre e focacce ripiene. Questo è il
MOA di Davide e della sua gente. Si sta bene.
Alle 16.30 sale sul palco esterno di Villa Erba
Davide Van De Sfroos, accompagnato da una serie di artisti e amici: Mauro Ermanno Giovanardi (La Crus), Frankie HI NRG, Max Pezzali, i Vad Vuc, Syria, Matthew Lee, Peppe Voltarelli, Roberta Carrieri, Fabio Treves e  Francesco Buzzurro.
Un raggiante
Roberto Vecchioni ritira il "Premio MOA Speciale", "per l'alto contributo dato alla diffusione della cultura attraverso canzoni colte ma godibili anche dai giovani di più generazioni, brani musicali che sono spunti di intrattenimento quanto di approfondimento letterario e crescita individuale" e impugnata una chitarra fa partire Samarcanda, la gente, giustamente, impazzisce.
Due ore e mezza di concerto che danno senso al tutto e rappresentano pienamente lo spirito della manifestazione. Ci piace. 
Alle 21 ci si trasferisce in Piazza Cavour a Como per sentire
Donato Santoianni e Nina Zilli.
Ai concerti vanno a sovrapporsi (purtroppo) incontri, workshop, mostre (Theatrum Instrumentorum - Gli strumenti musicali tra medioevo e primo barocco: la ricerca dei suoni perduti), iniziative (Moascolta) e molto altro.
Peccato perché, soprattutto nella giornata di venerdì, molte sale in cui sono in programma interessanti incontri restano totalmente vuote, complice la labirintica disposizione dei percorsi all'interno del centro espositivo.
Si sente la necessità di spazi differenti dedicati all'incontro e al confronto e perché no, al racconto.  Servono palchi reali per gli emergenti e per le piccole realtà, che per farsi conoscere hanno bisogno di suonare quando e dove la gente c'è.
Poco tempo, condizioni meteo non del tutto favorevoli e un organizzazione degli spazi e dei tempi non proprio ottimale, ma anche  moltissima carne al fuoco, buone idee e ottimi spunti, incontri, tanta Musica e la personalità di Davide Van De Sfroos a fare da collante. 
Iniziativa interessante questo
MOA (alla sua prima apparizione), speriamo si ripeta e cresca nei prossimi anni, magari rilassandosi un po' di più, liberandosi da alcuni vincoli e consuetudini.

Jonathan Sabbadini    (26.9.10)
 
 Guarda il report fotografico sul MOA di Barbara Parolini