Settimanale, anno 16 - n. 36
Ven, 29 Marzo 2024

Interviste >> Lowbrow!

Gianluca Rimei è un batterista di origini marchigiane che vive da anni a Bologna.
Dopo aver calcato diversi palchi con numerose band più o meno conosciute si cimenta per la prima volta in un progetto solista, Lowbrow! 
16 Black & White Buttons è il titolo del suo primo EP. Composto prevalentemente con l'ausilio di synths e drum machines, è un EP electropop a tinte cupe, impregnato di poesia e atmosfere delicate.




Allora Gianluca sei al tuo primo progetto solista. Raccontaci come è andata
 
Dopo anni passati a suonare la batteria ho sentito l'esigenza di provare a fare altro, i brani sono nati da parti ritmiche e melodiche programmate con sequencers e "macchinette" varie; in realtà all'inizio ho provato a coinvolgere altre persone nella scrittura dei pezzi, poi vedendo che ogni volta le collaborazioni non funzionavano, ho deciso di proseguire da solo occupandomi anche della voce e dei testi.
Ho iniziato con dei provini fatti in casa, poi ho registrato tutto presso lo Studio Sound Lab di Bologna (lo studio ha anche co-prodotto il disco) con Alberto Irrera al mixer; Alberto ha anche suonato le parti chitarra, mentre i bassi sono stati registrati da Valerio De Virgiliis.
Dal vivo invece al momento siamo in due: io alla voce e alle "macchinette" e Matteo Manganelli (dei Greynadine) alla chitarra & cori.

A 15 anni hai iniziato a suonare la batteria,
immagino quindi che la tua vena creativa passi attraverso i suoni, con i testi come la mettiamo?
Mi è sempre piaciuto scrivere quindi non sono partito da zero. In realtà nei miei testi si parla di tutto e di niente; in alcuni casi il testo segue un filo logico che racconta una particolare situazione o uno stato d'animo, in altri casi il flusso delle parole è più libero e segue esigenze di metrica. Altre volte invece, immagino delle situazioni vissute da persone che conosco e cerco di scrivere un testo come se fossero loro a raccontare il proprio stato d'animo.
Mi piace pensare comunque che ognuno interpreti i miei testi in maniera personale, anche attribuendogli significati che io non avevo proprio calcolato. 

Quali sono stati i tuoi modelli quando hai iniziato a suonare?

Ho ascoltato e ascolto molta musica di generi diversi e distanti fra loro; quando ho iniziato a suonare la batteria ascoltavo molto i Queen e parecchi gruppi metal tamarri. Ognuno ha i suoi scheletri nell'armadio...

Cosa ti piace ascoltare?

Sono un divoratore di musica nel senso della quantità; cerco sempre nuovi stimoli, ma questo poi mi penalizza dal punto di vista di un ascolto attento; diciamo che cercando assiduamente poi trovo anche degli artisti che mi interessano maggiormente e dei quali approfondisco l'ascolto.
Se devo farti dei nomi mi piacciono molto Casiotone For The Painfully Alone, i Dredg, gli Arcade Fire, i My Bloody Valentine, Death in Plains e un sacco di altra gente...

Ho letto che stai già lavorando al secondo capitolo di Lowbrow
!, cosa dobbiamo aspettarci? C'è un fil rouge che unisce i lavori o sono due cose distinte?
Ho appena cominciato a registrare il mio secondo lavoro; non so ancora se sarà un altro ep di 5-6 tracce o se alla fine ne uscirà un full-lenght. Non mi piace pormi degli obiettivi a priori, in realtà il disco prenderà forma giorno dopo giorno.
A livello stilistico direi che sarà comunque un lavoro simile a 16 black & white buttons, ma maggiormente rifinito dal punto di vista degli arrangiamenti.
In futuro vorrei anche registrare un EP di sole cover e magari scrivere racconti e musicarli.
Ho in testa un sacco di idee e la voglia di realizzarle non mi manca!

Tiziana Cantarelli    (21.11.10)