Settimanale, anno 17 - n. 23
Dom, 22 Dicembre 2024

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Note in viaggio

L.EGO:  MandroN - "Pedro" e Raffaella Carrà!

I L.ego rivisitano un classico della Raffa nazionale, la canzone viene riproposta in chiave "omo" e trova all'interno citazioni di un altro successo della Carrà "ballo, ballo". Il cambio di alcune parole del testo dal femminile al maschile regalano una nuova lettura del brano che vede la comparsa del personaggio "MandroN"  

 

 

"La comparsa di MandroN"  

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Con la canzone "Pedro" i L.ego intendono introdurre l'entità "Mandron"di cui poco si conosce se non questa breve dichiarazione del cantante della band Alessandro Cenedese a riguardo: "mi trovavo a casa mia con Calde (Davide Calderola, batteria) stavamo guardando uno speciale del libro "Ancient aliens" di Erich Von Daniken...(history channel è un canale che piace ad entrambi). Durante la puntata venivano mostrati i disegni della piana di Nazca con particolari riferimenti alla figura nominata MandroN. Il giorno dopo cercai su youtube i filmati visti la sera prima, ma nel rivederli uno per uno non trovai la parte su quel disegno: era stata occultata o forse mai esistita. Quel che ne seguì fu piuttosto inquietante,  ma anche rivelatorio: ricevetti una mail la notte stessa, era segnalata come spam con errori di battitura piuttosto evidenti, tuttavia ne interpretai il senso. Era il curriculum vitae dell'androide MandroN (lo stesso delle raffigurazioni della piana di Nazca): egli si definiva come l'ultimo di una dinastia aliena che nei secoli visitò il nostro pianeta con il fine ultimo di educarci all'importanza della musica come imprescindibile ingrediente per la sopravvivenza della specie umana stessa, un suo avo avrebbe addirittura contribuito al genio musicale dello stesso Mozart. Mandron si dice preoccupato del ruolo che l'uomo "moderno" riserva alla musica e si è proposto nel darci dei segni universali come aiuto. La mail conteneva in allegato una foto dell'androide e un file audio, l'ho subito condiviso con il resto della band, e i L.ego sono tornati al lavoro". MandroN adesso è uno di loro. Nel 2002, 5 musicisti della provincia Trevigiana  iniziano a lavorare ad alcuni brani con l'unico fine di proporli all'interno di un concorso musicale locale, tutti infatti militano già in tre diverse formazioni e questa esperienza sembra non andare oltre al side project. L'immediato riscontro di pubblico e la particolare alchimia formatasi dai diversi background musicali inverte le sorti di una band che vanta una formazione tutt'ora invariata: nascono i l.ego. Nel 2003 viene registrato un primo demo (l.ego) che svela il primo orientamento artistico della band che si muove tra un indie rock e qualche primo tentativo elettronico new wave. La band si iscrive a quanti più concorsi musicali possibili, i risultati sono incoraggianti: finalisti di rock targato Italia, vincitori di Emergenza live festival e altri ottimi risultati. Nel 2005, durante alcune sessioni di registrazione presso il Majestic studio di Venezia il gruppo conosce Giacomo Molon (produttore artistico) con il quale lavorano a "canzone sbagliata", e questo brano sancirà l'inizio di una stretta collaborazione che porterà alla realizzazione del primo album. Così nel 2006 i l.ego registrano il disco "luci a terra" con l'editore Enrico Rovelli che crede nel progetto e diviene il manager del gruppo. L'album esce nel giugno dello stesso anno e vende circa 2000 copie. Molti live, poi l.ego chiudono definitivamente i rapporti con la precedente etichetta ed iniziano la pre-produzione del nuovo album. Le registrazioni si divideranno tra il Level studio di Treviso e le Officine Meccaniche di Milano. La produzione artistica è sempre affidata a Giacomo Molon completamente immerso e partecipe già dalle prime composizioni e perfettamente integrato nella dimensione del gruppo. Nel "tempio" di Mauro Pagani i L.ego incontrano Taketo Gohara che oltre a curare alcune registrazioni si occuperà di tutto il mix che si concluderà con il mastering del Nautilus. Così nel gennaio del 2010 i L.ego pubblicano "con il dovuto distacco", completamente prodotto dalla l.ego s.r.l., il disco muove la più che mai accentuata componente eclettica della band e denota una certa svolta pop. Gli episodi sono molteplici: dalla condivisa composizione dei brani allo scambio dei ruoli dei componenti, dalle citazioni colte alla collaborazione con la drag-diva Lala' McCallan ospite in due brani. Il singolo MIA è passato in rotazione su oltre 500 radio italiane, raggiungendo la top 20 per varie settimane nella classifica di gradimento delle radio indipendenti. Il video è passato in rotazioni sulle tv musicali ed il tour è stato ricco di date.  

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