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Note in viaggio
"MAGNAGRECIA" è la title-track dell'undicesimo album de IL PARTO DELLE NUVOLE PESANTI
Mentre la loro canzone "Onda Calabra" sta imperversando in quanto colonna sonora del film "Qualunquemente" di ANTONIO ALBANESE, in tutte le radio è in rotazione "MAGNAGRECIA", title track del nuovo disco con ROY PACI alla tromba
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Si
racconta, su un ritmo incalzante e con gli ottimi inserimenti di
tromba di Roy Paci, la distruzione di un pezzo d'Italia, una terra
bruciata, avvelenata, terremotata, ma che vuole resistere, non vuole
morire e, per questo, è disposta ad accogliere chi arriva da fuori.
Dopo
il successo dell'album "Il
Parto",
i consensi dello piéce teatrale Slum e del film "I
colori dell'abbandono",
Il Parto delle Nuvole Pesanti ritorna col nuovo album "Magnagrecia",
un flusso continuo di energia, poesia, tagliente ironia e ritmo
musicale che scorre nei 12 brani dei tre storici musicisti della
band: Salvatore De Siena, Amerigo Sirianni e Mimmo Crudo. Il nuovo
disco segna un'ulteriore evoluzione della band dallo stile
"etno-autorale" a quello "rock world music", con inedite
timbriche elettro-acustiche. E si presenta ricco di suoni crudi,
ancestrali e futuristici prodotti con gli strumenti che più
appartengono alla storia della band quali percussioni, cajon,
fisarmonica, tamburelli, chitarre, mandolini, a cui si aggiungono
quelli delle bande musicali meditarrenee, degli archi mitteleuropei e
dei tanti collaboratori che fanno del lavoro un esempio di musica
collettiva. I testi cantati, spesso in diverse lingue e dialetti,
affrontano temi di attualità come lo spopolamento dei piccoli centri
con dispersione di comunità e di culture, la mafia, l'ambiente, il
viaggio, il diritto alla terra, alla vita e alla morte e raccontano
storie di paesi abbandonati, rovine, viaggiatori, poveri, umili,
emarginati, emigranti e immigrati, nelle diverse forme che assumono
nello spazio e nel tempo. Ospiti d'eccezione sono il cantautore
bolognese Claudio Lolli, il trombettista Roy Paci, la violinista
magiara Zita (partecipazione con Zucchero, Morgan, Vecchioni), la
vocalist iraniana Sepideh Raissadat "Sarvin" (ospite nel disco di
Battiato, Fleur 2), la cantautrice Statunitense Amy Denio e la Banda
di Fiati di Delianuova (diretta da Riccardo Muti al Festival
Internazionale di Ravenna).
Quale
sia il significato nascosto nel nome più poetico della storia del
rock italiano non è dato sapere. Meglio lasciare alla fantasia di
ognuno il piacere di scoprire cosa si celi dietro a Il Parto delle
Nuvole Pesanti.
Nato
a Bologna all'inizio degli anni '90 dall'incontro di Salvatore De
Siena con Amerigo Sirianni e Peppe Voltarelli, il gruppo (undici
elementi) produce un demo nel 1992 ("Guerra al salario")
e realizza il primo album, "Alisifare", nel 1994. Nel
1996, dopo l'ingresso nel gruppo di Mimmo Crudo, esce "Pristafora"
(Ragnu Stortu, 1996).
L'album
successivo "4 Battute di povertà" vale al gruppo la
partecipazione dalla rassegna del Club Tenco. Nel 2000 esce "Sulle
ali della mosca" realizzato con la partecipazione di numerosi
ospiti fra i quali Teresa De Sio. Nel 2001 il Parto delle Nuvole
Pesanti realizza, con la Compagnia Kripton, lo spettacolo teatrale
"Roccu U Stortu", che poi diventerà un album dallo stesso
titolo. Una partecipazione al disco-tributo a Luigi Tenco "Come
fiori in mare" (2001) e al disco-tributo a Sergio Endrigo
"Canzoni per te" (2002) precedono l'uscita del
singolo "Attenzione all'estinzione" (ancora 2002) e
l'uscita della documentazione live di un rifacimento integrale di "Ho
visto anche degli zigari felici" di Claudio Lolli, che
partecipa alla rilettura. La collaborazione con Lolli continua con
l'opera teatrale "Fango", di Ernesto dello Jacono. Il
gruppo suona anche all'estero, negli Stati Uniti e in Iraq (del
viaggio in Iraq viene realizzato un film dal titolo "Sotto il
cielo di Baghdad" e del concerto a Baghdad viene tratto il live
"Il cielo sopra Baghdad/L'altra faccia della guerra".
Successivamente il gruppo partecipa al disco-tributo a Fabrizio De
André "Mai più i cadaveri dei soldati" (2003) e realizza
il film "Doichlanda" con la regia di Giuseppe Gagliardi. A
ottobre 2004 esce il nuovo album "Il parto" (Storie di
Note, 2004), realizzato con la partecipazione di Claudio Lolli, Roy
Paci, Marco Messina (99 Posse), Davide Van de Sfroos, Paolo Jannacci
e della cantautrice statunitense Amy Denio. Il 2005 vede "Il Parto"
impegnato in una lunga tournée europea e in Bosnia, dove realizza il
documentario "Il buio di Srebrenica", diretto da Salvatore De
Siena.
Nel
2006 entra nel gruppo Mirco Menna. Nello stesso anno la formazione
fornisce la colonna sonora al DVD "Il caso Fortugno", primo
saggio multimediale sulla 'ndrangheta, contenente una banca dati
navigabile di oltre 1600 documenti. Nel 2007 la band realizza il
progetto artistico-culturale "La valigia d'identità",
viaggio a tappe fra l'Italia e la Germania, e interpreta - nella
doppia veste di musicisti e attori - lo spettacolo teatrale "Slum".
Alla fine dell'anno esce la colonna sonora del film "L'abbuffata"
di Mimmo Calopresti, con musiche de Il Parto delle Nuvole Pesanti e
di Sergio Cammariere. Nel 2008 esce il cofanetto "Slum",
il nuovo lavoro che contiene il Dvd dello spettacolo teatrale e il Cd
delle musiche originali. Nel 2009 esce il film "I colori
dell'abbandono", nella cui colonna sonora sono inclusi alcuni
inediti del gruppo.
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IL PARTO DELLE NUVOLE PESANTI
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