Sulla musica >> la Musica nel Cinema del dopoguerra italiano
Studi, tesi, riflessioni sulla musica
Capitolo 2.1 (parte 13) I musicisti cinematografici del dopoguerra: i "maggiori", fra tradizione ed innovazione
Cronaca di un amore ('50) di Michelangelo Antonioni; musica di Giovanni Fusco
Lo
stesso leit-motiv ritorna
poco dopo quando Guido e Paola si incontrano all'idroscalo. Anche qui la musica supplisce alla
estrema sintesi delle parole che accennano solamente, senza giungere
mai sino in fondo. Torna il passato, il presente dei due amanti fra
loro completamente differenti, ma legati dall'infelicità e da un
passato comune: la passione e la morte di Giovanna. Quando Guido
mostra a Paola la lettera di Matilde che li avverte sull'eventualità
di un'inchiesta aperta sul caso Giovanna, Paola ha un sussulto ed un
adombramento tale che ci si rende conto, pur non sapendo il fatto,
che una terribile e funesta ombra pesa sulla sua coscienza.
A
caricare questa atmosfera interviene il sax
contralto che,
riproponendo la stessa melodia, acuisce ulteriormente la drammaticità
della situazione con la sua coloritura timbrica e ci avverte che la
passione fra i due si è riaccesa e che li porterà a qualcosa di
demoniaco. Ormai i due si incontreranno spesso.
All'uscita
dall'osservatorio, li vediamo passeggiare e parlare. Guido, in uno
sfogo, le dice che non ha soldi, dalla fine della guerra è uno
spostato (come tanti in Italia a quell'epoca) e che non può
trattenersi oltre a Milano perché deve badare ai suoi affari. Paola
gli offre dei soldi, ma lui, orgoglioso com'è, non può accettarli.
Allora, lei lo rassicura dicendogli che il marito deve comprarsi una
macchina nuova e che gliela può procurare lui stesso. Tutto questo
colloquio è accompagnato dalla musica
proveniente dalla
pellicola. Infatti, vediamo un uomo che fischietta una triste stornellata,
accompagnandosi con una chitarra.
Il
grigiore del tempo di Milano, le pozzanghere tra cui si muovono i due
amanti, lo sfogo di Guido che mette ben in risalto quel conflitto di
classe che lo separa da Paola, ricevono da quella mesta stornellata
un giusto tornaconto, il quale si funzionalizza "ad effetto"
sulla situazione plumbea delle immagini e degli stati d'animo.
Gianluca Nicastro (13.2.11)
Segue nel prossimo numero!
Tratto dalla Tesi di Gianluca Nicastro La musica nel cinema del dopoguerra italiano