A propos de >> Suoni in protesta
Musica a 360 giri
30 Ottobre 2008
Gli studenti sono in lotta!
Sembra di assistere ad un concerto. La gente è gioiosa, potente e risoluta. Le strade della Capitale sono letteralmente invase da studenti.
Ovunque si guardi si può notare la febbrile e scalpitante forza dei giovani, che non sono quella massa di fannulloni, come qualcuno ha gentilmente voluto sottolineare, che si limita a scioperare per perdere ore e giorni di lezione a scuola. Il nostro Paese è stanco di essere etichettato, di essere preso in giro e comincia a rendersi conto che se non si alza la voce in modo costruttivo si rischia di cadere molto in basso.
Lo scorso 29 Ottobre il decreto sulla scuola del Ministro Gelmini è stato approvato dalla Camera così gli studenti, a cui si è unita anche la protesta dei docenti, hanno lanciato la loro immediata risposta.
Vi posso assicurare che osservare la costanza con la quale bambini delle scuole elementari, medie superiori e studenti universitari portano avanti giorno dopo giorno questa lotta è qualcosa da mozzare il fiato. Ci si accorge da subito che non è una semplice manifestazione ma che il disagio giovanile sta aumentando e ora vuole, o meglio necessita di essere ascoltato. Ed è stata questa voglia di farsi sentire che ha dato il via a una serie di manifestazioni portando un milione di studenti a scendere in piazza.
I giovani hanno capito di avere una grande responsabilità perchè sono il futuro, quel futuro sul quale lo Stato non vuole contare. Perché in Italia quando c'è crisi finanziaria e si necessita di maggior economia cosa si fa?
Si taglia sull'istruzione, si risparmia sulla ricerca, si distrugge l'avvenire.
La protesta però, non si ferma qui.
Molte sono infatti le iniziative gestite dalle università della capitale. La Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Tor Vergata attualmente in presidio, organizza e conduce in maniera esemplare, diversi eventi dimostrando una forte sensibilità per le problematiche periferiche. Lezioni all'aperto, assemblee serali informative, proiezioni filmiche e naturalmente molti concerti. Il primo concerto, che spianerà la strada a molti altri è quello tenuto dal Laboratorio Jazz all'Auditorium Ennio Morricone dove da molto tempo vengono programmate interessanti stagioni concertistiche che vanno dalla Classica al Rock. Il Professor Fabio Polese, che si occupa del laboratorio Jazz e Rock ha voluto così dare un contributo alla Facoltà e ha radunato i componenti del laboratorio offrendoci un grandioso evento. Come sottolinea anche lo stesso Fabio Polese: «Il laboratorio Jazz e le iniziative musicali sono molto importanti all'interno della Facoltà poiché gli studenti vengono a confrontarsi con le problematiche pratiche affrontando le varie tematiche della musica. Con gli ultimi avvenimenti questo settore potrebbe risentirne pesantemente. »
I tagli previsti dalla Riforma quindi tralasciano molti aspetti della vita culturale e sociale. Quando chiediamo al Professor Polese cosa si aspetta per il futuro e come pensa che andrà avanti la protesta ci risponde "Beh, non sappiamo come andrà a finire, anche perché il Ministro ha annunciato tuoni e fulmini e la mia preoccupazione è quella che con i tagli previsti le attività artistiche e in primis quelle musicali che vengono considerate sempre più secondarie, subiranno forti mutamenti. »
Il problema principale è che non si comprende il vero potere comunicativo e informativo della musica. Se le iniziative musicali sparissero e perdessero finanziamenti si verificherebbe un ingente impoverimento culturale.
Spero vivamente che questa protesta riesca a smuovere le coscienze della gente che ancora si tiene alla larga dalla protesta perché troppo impegnata a seguire i programmi "culturali" alla televisione.
Gli studenti questa volta non si fermeranno e non staranno a guardare un paese che manda al patibolo l'intero sistema scolastico poiché ha bisogno di credere in un futuro migliore e sano. La forza della coesione può ancora ribaltare le sorti di un paese.
Martina Sanzi (2.11.08)