Recensioni >> ASMD- Today it's a wonderful day
C'è una teoria tra i musicologi: la musica pop segue degli schemi fissi in modo ciclico e ripetitivo in modo che per chi la ascolta risulti, come dire, prevedibile. Inoltre la stessa teoria specifica come sia comune ascoltare un genere in base all'età che si ha (il classico momento adolescenziale dei ragazzi rock ‘n roll che scuotono i capelli davanti allo specchio con una finta chitarra elettrica stile Jimi Hendrix) o che ascoltare quel determinato brano (a ripetizione) debba simboleggiare necessariamente un particolare momento. Che sia esso triste, allegro o semplicemente piatto.
Beh, io posso sicuramente affermare che non è sempre così. Ho tra le mani Today, it's a wonderful day, album di debutto co-firmato del gruppo A Singer Must Die, duo francese formato da Manuel Ferrer e Philippe La Guern (al suo posto ora c'è Tomasz Jankowski). Convinti che la scena Made in France non fosse delle migliori per le loro esigenze musicali si trasferiscono nel 2007 a New Castle che invece rispecchia pienamente il loro modo di essere e le esperienze musicali di entrambi (da Syd Barret, Nick Drake, Depeche Mode).
Decido così di spingere Play e cominciare il mio viaggio con The Fallow Land.
L'impatto è strano, sognante. Sembra di essere in un mondo immaginario, avvolto di tranquillità agreste. L'accompagnamento del piano è rilassato, senza urti aggressivi. Il timbro di Manuel è particolarmente dolce, poco tagliente mentre il testo risulta essere così misterioso e enigmatico che faccio quasi fatica a capirne il senso. Dunque musica e testo non coincidono. Non è così scontato come sembra. Niente ritornello rassicurante, niente strofe cicliche. Chiedo agli studiosi, in quale momento della mia giornata o periodo io, giovane fruitrice di musica popular, dovrei ascoltare questo pezzo apparentemente semplice e chiaro?
Il secondo brano è a mio parere, fondamentale per la composizione dell'album. Infatti, la cittadina inglese e in particolare la strada dove vivono Manuel e Philippe, non offre loro solo spunti artistico-espressivi ma riflette anche la loro esperienza di vita. Credo che nasca anche a questo scopo Croydon Road. Il pezzo è carismatico, movimentato e gli arrangiamenti per tastiera di La Guern cominciano a tastare il terreno. La musica, che questa volta sembra coincidere con il testo descrive ciò che accade quotidianamente in quella strada e cosa rappresenti per loro. Le timbriche delle campane e dei flauti donano al brano una freschezza e un colorito gioioso. Sembra di essere a New Castle anche non avendoci mai messo piede.
The pointsman è un brano basato sull'indecisione, che sembra non trovare un esatto modo di chiusura: il brano infatti si spezza improvvisamente lasciando spazio a un riff deciso di chitarra elettrica che introduce The crash più cupo e sarcastico.
Inadeguate sembra essere un brano introspettivo in cui nulla è lasciato al caso, anzi tutto sembra in armonia col resto nonostante sia apparentemente opposto. Questa è la potenza della vera musica. Quella di trasmettere emozioni in continuo contrasto. Il titolo di questo album suggerisce infatti all'ascoltatore qualcosa che non sembra così semplice da ritrovare all'interno delle composizioni. La musica va ascoltata con attenzione, perché le soluzioni sono tutte di fronte a noi. Quella che per la maggior parte delle persone può essere una semplice canzone di poco più di tre minuti senza un ritornello particolare che si insinua nella testa, per il resto delle persone può rappresentare molto altro. Qualcosa che gli ASMD sono riusciti a trasmettere. Sulle parole "Never seen the dolls before, I'm a rolling clow" attacca decisa Marlon R, brano chiave del lavoro del duo francese. Tutto rimanda alla giovinezza, al modo spensierato di guardare le cose quando si è bambini. L'idea del brano ruota intorno a una folla confusa, alla dispersione dei pensieri lasciando un senso di disagio generale. Chi sarà poi Marlon, e cosa rappresenta rimane poco chiaro. Ma noi, siamo liberi di vederci ciò che vogliamo. L'ultimo brano In a Hovel, mi ha colpito per complessità e per l'intreccio delle voci finali. Il testo lascia trasparire un po' di malinconia e fa capire che a volte crescere fa bene perché aiuta a vivere. L'armonia risulta secca ma piena di colore e di lirismo. È importante saper camminare da soli ma a volte abbiamo bisogno anche di ricordare ciò che siamo stati. L'inquietudine dell'immagine del tugurio si contrappone a Desire, che spicca invece per spirito corale. Se provassimo a chiudere gli occhi potremmo trovarci in un pub inglese a sorseggiare birra e cantare spensieratamente.
In conclusione vorrei soltanto dire che Today it's a Wonderful Day, è adatto a molte circostanze. Semplicemente perché è un album che dice la verità. Per questo ringrazio chi ancora crede nella forza della sincerità.
Martina Sanzi (22.02.09)