Recensioni >> Steven Wilson - Insurgentes
Primo album solista del cantante e mente dei Porcupine Tree. Steven Wilson è forse la persona, l'artista, più innovativa nell'ambito della scena Progressive Rock. Con i suoi Porcupine Tree negli ultimi anni è stato capace di ridare linfa e una spinta creativa ad un genere musicale che da molto tempo si era seduto su se stesso ricordando i vecchi fasti dei grandi gruppi del passato. Sperimentatore di suoni, abilissimo produttore, le sue collaborazioni e progetti paralleli sono innumerevoli, i più importanti sono i Bass Communion, BlackField ed i No Man. E come produttore e tecnico del suono è impegnato nella remixing e rimasterizzazione dei grandi capolavori dei King Crimson.
Nel suo viaggiare tra i suoni per trovare sempre novità ecco che arriva Insurgentes, il suo primo album solista e subito il primo brano dell'album Harmony Korine ci fa sentire a "casa" con le classiche sonorità alla Porcupine Tree, la chitarra arpeggiata iniziale, la batteria incalzante e strisciante la voce di Wilson melodicamente psichedelica. Si potrebbe pensare che questo album sia una costola ancora troppo attaccata al nome dei Porcupine Tree! Per fortuna no, o comunque non tanto. Non che il brano sia brutto intendiamoci, ma potrebbe fuoriuscire da qualche scarto delle produzioni della sua band principale. Con il secondo brano Abandoner ecco che arrivano le influenze e la sperimentazione che lo rendono un ricercatore e sperimentatore, suoni alla Massive Attack ma con melodie più minimali, quasi sospese. Salvagin ci porta nelle atmosfere cupe, quasi dark, che contraddistinguono il suono e le creazioni dell'ultimo periodo di Wilson. Salvagin cresce, parte piano, quasi ricordando gruppi come gli Isis ma evolvendosi poi in altre sonorità con orchestra e viole per tornare velocemente nel chaos dell'oscurità con suoni alienanti: è veramente un piccolo gioiello dell'album. L'album prosegue con brani che alternano sonorità ambient minimali a pure cariche psichedeliche, Veneno Para Las Hadas, Only Child, Significant Other, Get all You Deserve, ma è nel brano No Twilight within the Court of Sound che si sente l'amore per il vecchio Rock Progressive con sonorità molto vicine ai grandi King Crimson supportate da due ospiti di eccezione: Tony Levin dai King Crimson (ma anche dai Yes, Peter Gabriel ) e Jordan Rudess (ex King Crimson e ora tastiera velocissima dei Dream Theater). Chiude l'album la bellissima e permettetemi di ripeterlo, bellissima, Insurgentes. Ballata suonata al pianoforte, sospesa, eterea , malinconica, aperta, pronta a colpirti con la sua delicatezza proprio appena si è usciti dal chaos finale di Get All You Deserve. Dopo aver passato quel chaos di emozioni questa canzona ti regala la tranquillità che serve. Alcuni critici hanno avvicinato questa produzione di Wilson alle produzioni ultime dei Nine Inch Nails di Trent Reznor, specialmente per la raccolta "Ghosts", forse si...forse alcune ambientazioni ci sono ed infatti sono due sperimentatori, due artisti che azzardano, che cercano altre strade per far uscire la loro creatività. Nel complesso forse mi aspettavo di più dal primo album solista di Wilson, singolarmente i brani sono tutti molto belli, ma nell'insieme la sensazione è che si sia voluto trattenere. A volte ricorda i Porcupine Tree , ma non per questo mi sento di dire che è un album mediocre, anzi, si ascolta lo si apprezza e lo si risente per cercare di capire ed assimilarlo di più. La scelta musicale di Wilson tende sempre di più verso campi oscuri e questo album come le ultime creazioni con i Porcupine Tree lo dimostra (ascoltate l'album "Fear of The Blank Planet"), ma come è per i grandi artisti riesce a creare sempre opere che non cadono mai nello scontato e nel banale tenendo attivo e interessato chi ascolta. Un ascolto decisamente consigliato a chi ama questo tipo di sonorità e anche ai grandi fan di questo artista. Un consiglio che sento di dare mentre lo ascoltate è quello di guardare le foto incluse nel libretto che trovate nel cd, aiutano molto a capire l'atmosfera che aleggia nell'album.
Di questa creazione esistono tre versioni , una oramai introvabile detta DeLuxe uscita solo in 3000 copie e ordinabile dal sito della casa distributrice, composta da due cd e un dvd e con 5 brani in più. La versione ora nei negozi con il cd ed un dvd con la versione remixata con audio 5.1 e un corto di 18 minuti del viaggio effettuato da Wilson per la registrazione dell'album. Infine una versione in vinile, composta da due dischi, pesato a 180 grammi, con in più i 5 brani inclusi nella versione DeLuxe. Steven Wilson inoltre prega e chiede ai suoi fans e non, di non ascoltare la musica dai lettori MP3, motivando la richiesta sul fatto che la compressione MP3 fa perdere tutto il lavoro che, tecnici come lui, eseguono sulle loro opere. Sicuramente l'ascolto di questo album su un impianto stereo degno di questo nome, è una esperienza da compiere assolutamente. Buon ascolto.
Claudio Lodi (19.4.09)