Pop Corn >> Ale Brider
Libri da sentire, film da ascoltare
Ale Brider (Tutti Fratelli,
trad. dall'yiddish) è il titolo
dell'inno socialista dei lavoratori ebrei ed esprime al meglio il concetto che
è alla base della musica klezmer e della canzone yiddish, quello di aprirsi a
ciò che è diverso, ad altro da sé, al confronto con le culture per mantenersi
in equilibrio tra integrazione con l'altro e mantenimento della propria
identità di popolo, anche se non sempre sembra una cosa facile.
Musica
errante. Tra folk e jazz: klezmer e canzone yiddish, il bel libro scritto
da Gabriele Coen e Isotta Toso pubblicato di recente da Stampa
Alternativa, si concentra sulle espressioni musicali
degli ebrei di origine germanica, gli ashkenaziti, che portarono con sé,
arricchendole, nei paesi della diaspora: "Il klezmer rappresenta da sempre una
musica di fusione, il canto sinagogale ebraico mescolato con struggenti melodie
zingare, con il folklore rumeno e con quello ucraino".
Gli ebrei che vivevano nell'Europa orientale rappresentavano
la parte più numerosa della diaspora, prima dello sterminio nazista, e fu proprio nelle terre polacche, lituane e
russe che riuscirono a creare un particolare universo sociale e culturale, che
fu chiamato yiddishkeit, dall' yiddish, una sorta di "ebreo-tedesco", la lingua
che univa un popolo disseminato in un'area vastissima.
I due autori ci parlano del lungo viaggio di questo popolo e
anche quello della loro musica, che parte dall'Europa orientale per approdare
tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, negli Stati Uniti, dove
l'incontro e la contaminazione con il jazz darà alla musica klezmer e alla
canzone yiddish nuova linfa nell'incontro con grandi personaggi, tra i quali,
George Gershwin, Benny Goodmann, John Zorn.
Il viaggio continua sulle pagine di questo libro fino a
ritornare in Europa per celebrare lo straordinario revival che la musica
klezmer ha vissuto negli ultimi trenta anni, come dimostra il lungo elenco di
musicisti e gruppi descritti provenienti da ogni parte dell'Europa.
Non dimentichiamo il viaggio ma anche l'evoluzione del
klezmer, musica profana che in origine trae ispirazione dai rumori di strada e
dal canto della sinagoga e di come, negli ultimi decenni dell'Ottocento, grazie
al confronto e allo scambio con altre culture si arricchisce di tematiche
completamente laiche che danno voce alle proteste sociali, un suono che in tutta la sua tradizione conosce
il dolore e tuttavia riesce a rendere anche allegri.
Il libro è inoltre arricchito da interviste a personaggi
famosi nel panorama della musica klezmer, con spartiti musicali rari e una
discografia e una bibliografia utile per chiunque volesse approfondire il
discorso. Ma soprattutto è accompagnato da un prezioso cd che propone un
percorso musicale attraverso tre generazioni di clarinettisti, assolutamente da
non perdere.
Annalisa Nicastro (7.6.09)
Musica errante. Tra
folk e jazz: klezmer e canzone yiddish
Gabriele Coen, Isotta
Toso
Stampa Alternativa -
Nuovi Equilibri
pp. 264 + Cd, € 18,00