Settimanale, anno 17 - n. 18
Gio, 21 Novembre 2024

Recensioni >> Surfer Blood - Astro Coast

Nuove formazioni si affacciano nel panorama della scena rock alternativa internazionale. Questo autunno è ricco di nuovissime pubblicazioni per band al debutto e molte sono anche le nuove etichette che propongono giovani artisti.
Siamo negli USA, più precisamente in Florida, West Palm Beach, luogo dove palme, mare e lunghe spiagge, ma soprattutto bikini colorati che passeggiano su pattini in linea sono di casa. Questo è il panorama dove crescono i 5 giovani
Surfer Blood che, conosciutisi attorno a delle belle e sane chiacchierate su gruppi e musica rock, hanno evitato di riproporre la solita miscela fatta di campionamenti e cori californiani per tuffarsi in ambiti più personali e fatti di strumenti più cari all'indie rock. La band si ritrova attorno a idee e canzoni scritte precedentemente da J P Pitts, registra in studio il tutto ma il prodotto finale decisamente non piace ai ragazzi, così si torna nella stanza dormitorio del College e si registra tutto dove le canzoni erano nate.
Dieci canzoni di semplice pop giovanile, ispirato, ricercato e ben suonato, raccolte nel disco
Astro Coast e pubblicate da Kanine Records. La dolce Floating Vibes apre le porte all'ingresso in pedana del singolo Swim, canzone ricca di spunti energetici, solari e danzanti, come sapevano fare benissimo i Pixies. Blood Surfer riesce con maestria a scaldare gli animi, a dare passionalità con semplici, veloci canzoni melodiche. I ritmi non sono mai scontati e in Swim è possibile scoprire la loro abilità nel variare la velocità delle battute. JP ammette che la principale fonte di ispirazione per le sue canzoni arriva dal semplice mettere in on l'amplificatore e suonare. Altro picco di divertente college rock è Twin Peaks e tra le sue melodiche trame chitarristiche si possono ritrovare parentele con i migliori Weezer. L'album è molto gradevole e molti sono i momenti riusciti come le due lunghe tracce che troviamo verso il finale dell'album: Slow Jabroni, dolce crescendo voce e chitarra, e Anchorage cori e chitarre di grande impatto melodico.
Li aspettiamo in concerto e chissà se porteranno con loro bikini colorati su pattini in linea?
 

Claudio Donatelli       (1.11.09)