Recensioni >> Alice Cooper - Along Came A Spider
Eros e Tanatos, amore e morte, che c'è di più
affascinante e misterioso?
Cosa ci può spingere a fare cose che non avremmo
mai immaginato di poter fare? Che cosa ci imprigiona e terrorizza a tal punto
da non permetterci di amare?
Alice Cooper nel suo 25° disco Along Came A Spider ci catapulta nella mente malata di Spider (Il
ragno), efferato assassino seriale, aracnofobico, che uccide con freddezza e
precisa determinazione le sue vittime avvolgendole in un bozzolo e mutilandole.
Il compito di Spider è collezionare otto gambe per creare il suo ragno.
Soggiogato ed ossessionato, porta brutalmente a termine il suo rituale fino
all'ultima vittima, della quale però si innamora.
A questo punto per non
rovinarvi il finale dovrete ascoltare l'album!
Questa è la storyboard creata in maniera perfetta,
anche grazie ad inserti parlati qua e là durante tutto il disco, che rafforzano
l'atmosfera claustrofobica ed onirica e che ci accompagnano per mano negli
incubi grandguignoleschi di Vincent Furnier (vero nome di Alice).
Da un punto di vista sonoro la cosa che mi ha
colpito è il salto nel passato non solo in fase di arrangiamento dei brani ma
proprio nella accurata ricerca di alcune peculiari caratteristiche del suono
vintage.
La batteria, il basso e la chitarra sin dal primo
brano mi hanno fatto pensare a distorsioni garage, a coni saturati, riverberi
semplici con suoni spesso asciutti
che non permettono distrazioni lasciandoci liberi di essere terrorizzati dalla
storia che viene via via raccontata.
Gli undici brani del disco ripercorrono tutta la
vita artistica di Alice Cooper, abbiamo sonorità smaccatamente sessanta e
settanta, fra Beatles e Who, con
inserti decisamente più ‘80s oriented fino ad arrivare al new metal/industrial
presente negli ultimi lavori.
Per questo mi sento di non analizzare brano per
brano ma considerarlo come un unità, se non in termini prettamente musicali, in
termini di una concept story.
I segnali e le piccole citazioni che si trovano in
tutto il disco lo rendono molto fruibile, grandi ritornelli melodici, grandi
"schitarrate", fantastico il wah-wah di Slash ospite d'eccezione, grandi ballad
dal sapore ancora una volta beatlelsiano e soprattutto una vena rock che il
nostro Alice non perde mai.
A volte ha un sapore più blueseggiante a volte più
hard, ma rimane sempre quella inestinguibile fonte di ispirazione dalla quale
hanno attinto nel tempo gran parte degli artisti americani dai Kiss ai Bon
Jovi, dagli Aerosmith a Marilyn Manson, dai Guns 'n' Roses ai W.a.s.p.
La sua musica è densa e teatrale come sempre ed il
suo alter ego, che si chiami Spider o Steven come in Welcome To My Nightmare (album del 1975), che tra l'altro fa una
comparsata nella canzone di chiusura, è un horrorifico personaggio che ispira e
si ispira agli incubi dell'America degli anni settanta non molto dissimile da
quella contemporanea.
Alice, dal candido ma inquieto personaggio di Alice
nel Paese delle Meraviglie, Cooper da uno dei cognomi più comuni negli Usa,
oppure, come la leggenda racconta, una seduta spiritica con tanto di tavoletta
ouija rivelò come in realtà Vincent Furnier fosse la reincarnazione di una
strega vissuta nel 1600 chiamata proprio Alice Cooper.
Tutto molto suggestivo e molto ironico perchè in
realtà oltre ad essere un grande artista, un'icona androgena con un pitone
avvolto al collo che si fa decapitare on stage, Alice è un tranquillo uomo
d'affari, grande giocatore di golf, che gestisce vari ristoranti su tutto il
suolo americano che da oltre 4 decadi produce, canta e compone dischi di
grandissimo valore artistico.
Detto ciò, anche se non avevo colto la brillantezza
di questo Along Came A Spider,
consiglio di ascoltarlo a tutti magari di notte, da soli con le cuffie a volume
sostenuto.
Vorrei sapere chi di voi non resterà piacevolmente
inquieto dopo l'epilogo dove il sinistro personaggio della storia ci lascia con
le parole: "You trap, you kill, you eat, that's
what a good spider does. You trap, you kill, you eat".
Attenti ai ragni!
Antonio Bonansingo (da Londra, 6.6.10)