Settimanale, anno 17 - n. 20
Mar, 3 Dicembre 2024

Recensioni >> King Bleso &...- Oku

Non sappiamo bene quanti sono gli autori che si celano dietro il nome di King Bleso and the Voodoo Soul Unlimited. E' certo che il progetto nasce con mister Gopher Wastasi, ossia Dario Troso, artista salentino conosciuto con il solo nome Gopher.
L'attitudine musicale di questo artista si forma negli '80 sulla scena punk, fino a diventare nei '90 uno dei fondatori dell'Isola Posse All Stars. Il fenomeno delle posse è stata l'espressione più personale e originale che la musica nostrana ha suonato negli ultimi trent'anni e i personaggi che si sono alternati e succeduti in questo percorso hanno saputo giocare e sperimentare con la tradizione, fino a innovare il sound italiano. Gopher è stato per anni in continuo movimento passando dai Sangue Misto ai Sud Sound System.
Nel 2008 King Bleso esordisce nel 2008 con Echo of Blue nel quale lascia libera espressione alla sua anima funk, miscelandola con il dub e il jazz.
Oggi il nuovo cd si chiama Oku e King Blesso non è più solo, ma si è fatto accompagnare per l'occasione da un gruppo di musicisti pronti ad imbracciare le armi del funk.
La traccia di apertura Chicken Head Stomp ci catapulta nell'ora di punta di un quartiere multietnico di una metropoli qualsiasi, tanto ritmo, riff di chitarra e fiati a scandire i suoni della strada.
Il blues di 4 O'clock è scatenato e tutto da ballare, con la chitarra sporca di Luca Tarantino in primo piano. Le atmosfere garage e sixties sono evidenti e messe in prima pagina per lanciarsi pezzo dopo pezzo in un turbinio di ritmi e suoni del mondo.
L'africa di Ghana e Nigeria fa l'occhiolino sulle tracce What's My Name e Mokele-mbembe e i bravissimi musicisti si lanciano in lunghe ballate. Il disco è denso di richiami alla tradizione della musica internazionale di qualità, gli stili diversi dei musicisti trovano terreno comune proprio su quella terra che si chiama funk e che da tanti anni è una lingua che unisce.

Claudio Donatelli
(18.7.10)