Settimanale, anno 17 - n. 18
Gio, 21 Novembre 2024

Recensioni >> Astra - The Weirding

5 ragazzi provenienti da  San Diego, California, una passione enorme per un suono eterno: psichedelia, Rock, Pink Floyd, Van Der Graaf Generator, King Crimson,  strumenti d'epoca come il moog, il mellotron, l'echospace. E ancora Echi dei Black Sabbath e la psichedelia dell'area californiana del Big Sur, tutto questo sono gli Astra.
Suoni e strumenti non molto caratteristici di quell'area che ha dato vita ad un movimento così importante come il
flower power  o a gruppi come Crosby Stills Nash e Young, Eagles e tutto il country rock degli anni 70.
5 ragazzi che si mettono insieme e producono nel 2009 un album chiamato
The Weirding per una etichetta inglese. Un album composto da 8 brani per una durata quasi di 80 minuti e si fanno subito conoscere per essere una delle band più nuove e interessanti della scena progressive rock mondiale.
The Weirding sorprende subito per la sua incredibile qualità musicale e per la qualità delle melodie nelle parti cantate. Viaggiando in un sogno psichedelico che parla della morte, si passa da movimenti sonori in uno spazio onirico a sonorità più dure e più decise. L'uso del flauto e di strumenti acustici riportano la mente a gruppi come i Genesis ma la chitarra parte subito con assoli di matrice più hard rock. Un vero e proprio ritornare indietro a quello che è stato il rock progressive e la psichedelia degli anni 70 quando gruppi come i King Crimson, Emerson Lake & Palmer, gli YES e tutti gli altri, portavano la musica verso universi lontani o paralleli con le loro lunghe cavalcate musicali.
Gli Astra pur non dando vita ad un vero e proprio lavoro originale, negli otto brani dell'album rendono omaggio a quello che ha significato quel periodo per tutta la musica. Tra gli otto brani risaltano I 15 minuti della title track
The Weirding, la delicatezza dei 10 minuti di Silent Sleep e la grandiosità della strumentale Ouroboros.
Molto appassionante il finale con
Beyond the Slight  Maze dove la passione per il magico periodo dei Pink Floyd dell'album "Meedle" esce in tutta la sua bellezza per poi intrecciarsi in melodie strumentali psichedeliche e sognanti. Un album che non ha in nessuna parte momenti calanti ma nella sua complessità sonora riesce a farsi ascoltare ripetutamente con piacere. Musica senza tempo che riesce in un qualsiasi momento a essere attuale e a portarvi in quel mondo sognante fatto di colori psichedelici che  mischiano i cromatismi con le note dell'album. Se volete conoscerli, ascoltarli e acquistare il loro CD il sito da raggiungere è: http:\\www.astratheband.com/
e per il CD http:\\riseaboverecords.com/home

Buon ascolto!  

Claudio Lodi   
(1.8.10)