Pop Corn >> Rock Around The Screen
Libri da sentire, film da ascoltare
Rock Around The
Screen è un libro che ha vari
meriti. Tanto per cominciare si occupa in modo attento del rapporto
musica-film, cosa che accade purtroppo in rarissimi casi anche se la musica
cinematografica rappresenta, allo stesso modo di tutti gli altri elementi, un
fattore costitutivo di quell'unità espressiva finale che il cinema deve essere.
Il libro, edito da
Liguori, riesce a dare una classificazione puntuale e attenta della storia del
cinema e del rock, sottolineando come l'avvento del rock'n'roll negli anni '50
segna un momento importante nella storia dei rapporti tra musica e film.
Il merito
principale rimane, a mio avviso, quello di aver analizzato e mostrato le
mutazioni della cultura giovanile di fine anni Sessanta in un arco di tempo
compreso tra gli eventi rock di Monterey e dell'Isola di Wight fino ad arrivare
agli anni ‘70.
I due curatori del libro Diego Del Pozzo e Vincenzo Esposito, rispettivamente giornalista e critico il primo e
storico del cinema il secondo, hanno fatto davvero un ottimo lavoro
raccogliendo insieme 12 saggi che spaziano dai Teen Rock Movies degli anni '50
fino ai grandi raduni rock del '68, arricchendo il tutto con altri temi
specifici tra i quali i Rockumentaries, i Videoclip e interviste a Julien
Temple e Carlo Verdone.
Le storie
raccontate sono delle vere e proprie fotografie socio-culturali, in cui il rock
si fa portavoce del disagio giovanile di quegli anni, in un'epoca piena di
voglia di cambiamento ma anche di inquietudine e di contraddizioni.
Si comincia
dunque con Elvis Presley, il mito più potente costruito dall'industria dello
spettacolo che diventa il primo, grande punto di riferimento per l'immaginario
collettivo statunitense. Si passa poi a parlare dei documentari sui megaraduni,
non solo Woodstock dunque ma anche Monterey, Altmont e il Festival dell'Isola
di Wight e si arriva a parlare, sempre in chiave filmica, degli Who, di Dylan,
dei Beatles e dei Pink Floyd (tanto per citarne alcuni).
A
conclusione del libro non poteva non venirmi in mente una frase del geniale regista tedesco Win Wenders, che dice
esattamente: "Il rock è un grande film, una grande storia in espansione nella
quale si confondono sempre finzione e realtà", non mi resta che augurarvi,
dunque, buona lettura e buona visione.
Annalisa Nicastro (1.8.10)