Settimanale, anno 17 - n. 18
Gio, 21 Novembre 2024

SOund&Vision >> Un Incontro In Jazz

Scatti d'autore per musica di qualità

Gino Paoli, Danilo Rea, Flavio Boltro, Rosario Bonaccorso, Roberto Gatto in 
UN INCONTRO IN JAZZ, Odio l'Estate Festival Villa Carpegna (Roma)
 
Foto: Fabrizio Caperchi
Testo: Silvia Barba 

Si apre con la dichiarazione d'amore contenuta nello standard Time after time di Sammy Cahn e Jule Styne, l'"incontro" fra Gino Paoli e i quattro fra i migliori jazzisti italiani del momento. E ci troviamo proprio di fronte ad un "incontro" fra la canzone d'autore italiana e l'eleganza del jazz nelle sue forme improvvisate o in quelle più liriche. 
L'atmosfera sul palco è davvero particolare: c'é brio e ilarità nei musicisti che lo accompagnano e c'è anche tutta la malinconia e il sentimento nei testi e nelle note così intensi e così efficaci.
Passano semplici e riarrangiate con swing Sapore di sale, La gatta, Senza fine e l'immancabile Una lunga storia d'amore che chiude il concerto. Insomma tutte le "pietre miliari" del cantautore che intitola appunto MILESTONES l'album che le raccoglie insieme, con il pubblico che si lascia cullare dagli straordinari soli del quartetto. 
Brani pop che tutti conoscono e che acquistano, anno dopo anno, ancor più magia e dolcezza (se mai ce ne fosse stato bisogno). 
La voce profonda di Paoli, che canta i temi e guarda i suoi "ragazzi" giocare tra le note, e l'abilità e la bravura di Danilo Rea al piano, Rosario Bonaccorso al contrabbasso, Roberto Gatto alla batteria e del geniale Flavio Boltro alla tromba, arricchiscono una serata estiva in una villa della città restituita alla Musica e ai romani. 
Nota di merito va a Vivere ancora, brano del 1962, che Paoli regala in tutta la sua struggente malinconia e ineluttabilità di un amore che, seppur finito,  resta lì a ricordarci di aver dato tutto e tanto.
Ci piace pensare che le contaminazioni musicali di questo tipo apportino prestigio alla musica nella sua totalità e unicità, senza perdersi in inutili differenziazioni fra stili e generi, ma che se le note e le parole hanno un senso, sia bello sentirle in qualsiasi forma si manifestino. ...ANCHE SOLO PER UN'ORA.