A propos de >> Carmen Consoli - Teatro Antico di Taormina
Musica a 360 giri
La premessa a questo articolo è che, quello a cui
ho avuto la fortuna di assistere, è stato il più bel concerto di Carmen
Consoli. Dagli inizi della sua
carriera ne ho visti tante di sue performance live, acustiche, rockettare... più
o meno belle, più o meno emozionanti (sempre con un metro di misura da fan).
Il concerto a cui ho assistito al Teatro Antico
di Taormina è stato "emozionante"
all'ennesima potenza.
Purtroppo non ho avuto la possibilità di fare ciò per cui, fondamentalmente,
sono entrato nella redazione di SOund36, e cioè fare foto. Ciò, all'inizio, mi
ha fatto parecchio innervosire e non concentrare su ciò che stava accadendo su
quel palco, ma a poco a poco ho cominciato a godere di qualcosa che, forse,
trovandomi sotto il palco a fare foto, non avrei apprezzato fino in fondo.
Ho goduto pienamente di una Consoli, come sempre, propensa alla "chiacchiera"
con il pubblico e con i suoi musicisti, ho goduto di una performance ricca,
piena, matura. Anche al di là delle emozioni, che comunque nel mio modo di
cogliere e raccontare un concerto sono sempre presenti e pulsanti, è stato un
concerto che ha superato le mie aspettative anche da un punto di vista
puramente artistico.
Il concerto è stato aperto dalla brava cantautrice
Gabriella Grasso che, nonostante le difficoltà di un palco come quello di
Taormina, ha presentato egregiamente il suo album Cadeau. Poi è arrivata Mariella Lo Giudice, con alcune
letture tratte da opere di Leonardo Sciascia e Salvatore Quasimodo. Durante
questa fase dello spettacolo ho compreso che sarebbe stato un concerto
speciale.
Si respirava un'aria particolare, si percepiva che non sarebbe stato un
concerto qualunque. In effetti, trattandosi del giorno del compleanno di
Carmen, forse sarebbe stato logico pensare che sarebbe accaduto qualcosa di "non
atteso" su quel palco.
Terminata la lettura della straordinaria Mariella
Lo Giudice, la splendida cornice del Teatro di Taormina ha accolto la "cantantessa".
Ha "saltellato" attraverso tutti i suoi album, partendo dai brani più recenti
(quelli dell'album "Elettra" - già da me recensito su SOund36), passando per
pezzi più vecchi come "Autunno dolciastro" (eseguito esclusivamente con l'accompagnamento
strumentale del piano di Andrea Pesce), "Eco di sirene" (con la voce di Carmen
accompagnata dal piano e dal sestetto d'archi che ha arricchito molti dei brani
in scaletta), per arrivare ad una interpretazione meravigliosamente emozionante
di "L'ultimo bacio" in cui violino e contrabbasso seguivano la chitarra della
Consoli.
Ed ecco arrivare, una alla volta, i regali di
compleanno: Puccio Castrogiovanni dei Lautari prima e Alfio Antico con il suo
tamburo poi. Ma non sono le uniche sorprese. Ecco salire sul palco, credo
inaspettatamente per tutti, Franco Battiato. In quel momento mi è veramente dispiaciuto non
essere sotto il palco a scattare foto. Stavo per terminare di mangiare le mie
mani quando, dopo auguri e convenevoli, inizia un emozionato, soprattutto da
parte di Carmen, duetto tra lei e Battiato con il pezzo "Te lo leggo negli
occhi".
Qui, per me, il concerto poteva terminare. Ero
sazio.
Invece si è andati avanti ancora per un po', con
ancora su tutto il pubblico l'influenza emanata dalla presenza, dietro le
quinte, di Franco Battiato.
Con un bis solo chitarra e voce ("Quello che sento"
e "Amore di plastica") il concerto termina.
Dopo aver visto la Consoli in un teatro al chiuso
(Teatro Golden - Palermo) e dopo aver goduto dello spettacolo al Teatro Antico
di Taormina, adesso sono curioso, dopo tanti anni, di vederla su un palco in
una piazza. La attendo con ansia sul palco del Cous Cous Fest a San Vito il 23
settembre.
Luca Savettiere (15.9.10)