Recensioni >> Massimo Volume - Cattive Abitudini
Massimo
Volume è la band che nei 19 anni appena trascorsi, in un battito
di ciglia, ha percorso l'Italia su strada, lungo le frequenze radio,
sedendosi nelle stanze di tanti inquieti ascoltatori, sempre con
profondo rigore in tutto ciò che ha fatto.
La
loro lunga produzione artistica ha creato un'idea di canzoni, di
testi, di emozioni, di musica, che li distingue pienamente da modelli
già esistenti, italiani e stranieri.
I Massimo Volume hanno saputo scrivere importanti pagine della
musica contemporanea andando oltre la solita diatriba tra mainstream
/ underground; la loro produzione ha sempre rispettato gli aspetti
peculiari della band. Ricercare continuamente nuove forme di
comunicazione ed espressione artistica, utilizzando gli stessi
strumenti di sempre: carta penna, chitarre, batteria, basso e voce!
Dopo
un breve stop, nel 2008 la band si è ritrovata e ha ripreso il lungo
cammino sonico che oggi li ha condotti a pubblicare Cattive
Abitudini il nuovo album.
Chitarre,
tante chitarre danno il via al nuovo viaggio dei Massimo Volume e
sono quelle di Egle Sommacal e Stefano Pilla che con
energia e strabiliante coesione arricchiscono i suoni di Robert
Lowell, la prima traccia.
Ancora
tanta e forte musicalità per descrivere il malinconico paesaggio
della dolce ballata Coney Island. I
testi scritti e cantati da Emidio
Clementi toccano in
questo ultimo disco un altissimo livello espressivo, ora poesie, ora
racconto, hanno per protagonisti le stesse persone di sempre,
cresciute, ma con gli stessi sogni e bisogni: dare spazio alle
cattive abitudini.
Il
disco si compone di ben 12 canzoni e nella versione Lp si presenta in
doppio vinile, altra scelta fuori dal tempo ma che fa capire quanto i Massimo Volume credano nella sostanza delle cose che fanno. Infatti tutti i pezzi
sono da ascoltare ripetutamente, fino al singolo Fausto,
un classico della band per energia, potenza e tensione.
Un
album bellissimo, intenso e profondo.
Claudio Donatelli (7.11.10)