A propos de >> Negramaro - Casa 69
Musica a 360 giri
Casa
69 - IL RITORNO DEI NEGRAMARO
E'
uscito in
questi giorni, su etichetta Sugar, Casa
69,
il nuovo e attesissimo album dei Negramaro.
A
distanza di oltre 3 anni da La
Finestra,
l'album che ha consacrato la rock band salentina, Giuliano
Sangiorgi (voce, piano e chitarre), Emanuele
Spedicato (chitarre), Ermanno
Carlà (basso), Danilo
Tasco (batteria), Andrea
Mariano (pianoforte, sintetizzatori, programming, editing) e Andrea
De Rocco (campionatore) hanno lasciato la loro terra, per recarsi a Toronto in
Canada, dove hanno dato vita a questo nuovo progetto musicale.
Scelta
quanto mai non casuale ma dettata dalla scelta del produttore, David
Bottrill,
già collaboratore di Placebo, Muse, David Bowie. Da questa
collaborazione prende vita Casa
69,
16 brani scritti integralmente da Giuliano Sangiorgi, dove
l'incomunicabilità, il potere dell'illusione e l'individualità
sono i temi-cardine.
Dopo
aver
quindi indagato sul concetto di tempo, in Mentre
tutto scorre,
e dello spazio, La
Finestra,
è l'Io in tutte le sue accezioni a essere sondato. Un Io però mai
incentrato su se stesso, ma alla continua ricerca dell'altro,
perché la completezza si realizza nella vita collettiva.
In questo
contesto si colloca l'esperienza di Casa 69, che non è solo il
titolo dell'album, ma un luogo reale, una vera propria comune in
cui tutti i componenti del gruppo vivono, condividono la loro
passione per la musica e costruiscono in sinergia tutti i loro
progetti da oltre dieci anni.
Anche
la copertina sintetizza perfettamente l'anima del disco. L'immagine
riproduce la scultura ideata e realizzata da Ermanno Carla',
bassista della band, e che rappresenta la carnalità, la vita, la
necessità. Così come un cuore per battere ha bisogno di un
organismo a cui essere collegato, l'essere umano per esistere ha
bisogno della comunità in cui vive. Una dimensione da cui però si
sta allontanando pericolosamente, incantato da una falsa idea di
forza e di libertà, propinata soprattutto attraverso il modello di
vita dell'"I-Life", che nella realtà si traduce in
individualismo e brama di potere.
Nell'album,
ritroviamo ovviamente il singolo Sing-hiozzo,
uscito in anteprima a ottobre, in cui il singhiozzo che strozza le
parole e non permette di comunicare si fa metafora del linguaggio
dell'individualismo e del cinismo.
Di
particolare interesse Io
non lascio traccia,
un omaggio al grande Carmelo Bene e il bonus-track Comunque
vadano le cose (scusa Mimì),
scritta in memoria di Mia Martini - Una voce unica nella musica
italiana, che a causa di molte parole sbagliate si è trovata sola,
fragile.
Mi ha colpito la prigione in cui si è trovata e quindi ho
voluto dedicarle una canzone - ha commentato Sangiorgi.
Tiziana Cantarelli (17.11.10)