Interviste >> Lowbrow!
Gianluca
Rimei è
un batterista di origini marchigiane che vive da anni a Bologna.
Dopo
aver calcato diversi palchi con numerose band più o meno conosciute
si cimenta per la prima volta in un progetto solista, Lowbrow!
16 Black & White Buttons è il titolo del suo primo EP. Composto prevalentemente con l'ausilio
di synths e drum machines, è un EP electropop a tinte cupe,
impregnato di poesia e atmosfere delicate.
Allora
Gianluca sei al tuo primo progetto solista. Raccontaci come è
andata
Dopo
anni passati a suonare la batteria ho sentito l'esigenza di provare
a fare altro, i brani sono nati da parti ritmiche e melodiche
programmate con sequencers e "macchinette" varie; in realtà
all'inizio ho provato a coinvolgere altre persone nella scrittura
dei pezzi, poi vedendo che ogni volta le collaborazioni non
funzionavano, ho deciso di proseguire da solo occupandomi anche della
voce e dei testi.
Ho
iniziato con dei provini fatti in casa, poi ho registrato tutto
presso lo Studio Sound Lab di Bologna (lo studio ha anche co-prodotto
il disco) con Alberto Irrera al mixer; Alberto ha anche suonato le
parti chitarra, mentre i bassi sono stati registrati da Valerio De
Virgiliis.
Dal vivo invece al momento siamo in due: io alla voce e
alle "macchinette" e Matteo Manganelli (dei Greynadine) alla
chitarra & cori.
A
15 anni hai iniziato a suonare la batteria, immagino
quindi che la tua vena creativa passi attraverso i suoni, con i testi
come la mettiamo?
Mi
è sempre piaciuto scrivere
quindi non sono partito da zero. In realtà nei miei testi si parla
di tutto e di niente; in alcuni casi il testo segue un filo logico
che racconta una particolare situazione o uno stato d'animo, in
altri casi il flusso delle parole è più libero e segue esigenze di
metrica. Altre volte invece, immagino delle situazioni vissute da
persone che conosco e cerco di scrivere un testo come se fossero loro
a raccontare il proprio stato d'animo.
Mi piace pensare comunque
che ognuno interpreti i miei testi in maniera personale, anche
attribuendogli significati che io non avevo proprio calcolato.
Quali
sono stati i tuoi modelli quando hai iniziato a suonare?
Ho
ascoltato e ascolto molta musica di generi diversi e distanti fra
loro; quando ho iniziato a suonare
la batteria ascoltavo molto i Queen e parecchi gruppi metal
tamarri. Ognuno ha i suoi scheletri nell'armadio...
Cosa
ti piace ascoltare?
Sono
un divoratore di musica nel senso della quantità; cerco sempre nuovi
stimoli, ma questo poi mi penalizza dal punto di vista di un ascolto
attento; diciamo che cercando assiduamente
poi trovo anche degli artisti che mi interessano maggiormente e dei
quali approfondisco l'ascolto.
Se
devo farti dei nomi mi piacciono molto Casiotone
For The Painfully Alone, i Dredg, gli Arcade Fire, i My Bloody
Valentine, Death in Plains e un sacco di altra gente...
Ho
letto che stai già lavorando al secondo capitolo di Lowbrow!,
cosa dobbiamo aspettarci? C'è un fil rouge che unisce i lavori o
sono due cose distinte?
Ho
appena cominciato a registrare il mio secondo lavoro; non so ancora
se sarà un altro ep di 5-6 tracce o se alla fine ne uscirà un
full-lenght. Non mi piace pormi degli obiettivi a priori, in realtà
il disco prenderà forma giorno dopo giorno.
A livello stilistico
direi che sarà comunque un lavoro simile a 16 black & white
buttons, ma
maggiormente rifinito dal punto di vista degli arrangiamenti.
In
futuro vorrei anche registrare
un EP di sole cover e magari scrivere racconti e musicarli.
Ho in
testa un sacco di idee e la voglia di realizzarle non mi manca!
Tiziana Cantarelli (21.11.10)