Settimanale, anno 17 - n. 18
Gio, 21 Novembre 2024

Pop Corn >> Rasta Marley

Libri da sentire, film da ascoltare

Bob Marley è un mio mito musicale, mi piace da sempre. Nelle sue canzoni riesce a mettere la profondità nella leggerezza, nella superficie delle cose: la verità è espressa nel testo, nella melodia emerge la solarità, la voglia di lottare e di riscattarsi; c'è sofferenza ma mai rassegnazione.
Marley ha sempre avuto molto carisma, forse ancora più forte oggi rispetto a quando era vivo, le sue parole sono conosciute da molti ma comprese realmente da pochi.
Rasta Marley. Le Radici del Reggae di Lorenzo Mazzoni è dedicato ad approfondire tutto quello che c'è dietro la musica reggae e cosa la lega al movimento Rastafari. Questo libro, edito per i tipi di Stampa Alternativa, ha la grande qualità di parlare del grande musicista giamaicano da un'angolazione molto originale.
Marley diventa così il simbolo di una cultura collettiva e allo stesso tempo personale. Rasta è colui che sente di avere una missione nella vita terrena e cerca di portarla a compimento anche a costo della vita stessa: lasciare Babilonia (che rappresenta il male e la corruzione) e andare a Zion la terra dei padri, delle proprie radici storiche. Marley è riuscito alla perfezione a tracciare il percorso del reggae come musica per la sopravvivenza e la lotta, miscelandola con strumenti di ispirazione africana.
Mazzoni ci guida, illuminandoci, nella traduzione e analisi di 12 testi delle canzoni di Marley contestualizzandole storicamente, biograficamente e anche linguisticamente. Mettendo a confronto alcuni suoi testi con il Vangelo e la Bibbia, scopriamo come Marley traeva ispirazione per scrivere i suoi brani dalle Sacre Scritture e dalla lettura del Kebra Nagast (raccolta di testi millenari sacri).
L'autore ci fa scoprire anche come Marley fu illuminato dalle parole di Marcus Mosiah Garvey: "One Aim, One God, one Destiny" e da Ras Tafari Makonnen incoronato nel 1930 Negus Negesti di Etiopia con il nome di Hailè Selassiè I, unico re nero dell'unica terra africana libera. Come predetto dalla Bibbia si crede che nella sua persona sia ritornato il Messia.
Scopriamo così come la filosofia Rasta si è affermata in Giamaica tra gli anni '20 e '30 grazie a Garvey e Hailè Selassiè I, con il reggae raggiunse poi tutto il mondo e divenne il messaggio universale di pace che tutti conosciamo.
Grazie al giusto equilibrio tra profondità e semplicità della musica di Marley, la missione educativa della musica reggae e della musica come messaggio etico e sociale lo hanno reso una magnifica icona per l'umanità, che ha lottato per tutta la vita per un'Africa unita, indipendente e agli Africani.
Ricordo a questo proposito uno dei più importanti inni anti-apartheid della musica moderna, War: dal discorso pronunciato da Hailè Selassiè nel 1963 di fronte alle assemblea delle nazioni unite, che Marley mise in musica.
Mister Music anche all'apice del successo (dai ghetti giamaicani ai concerti oceanici in giro x il mondo) non si è mai svenduto, anzi ha continuato ad incidere brani sempre più impegnati contro il Capitalismo.
Nelle sue canzoni i toni politici, filosofici e assolutamente concreti si associano ad una melodia facile da ricordare, da canticchiare continuamente, in modo da potersela portare sempre dietro, insieme ai preziosi significati di cui è portatrice.

Annalisa Nicastro    (19.12.10)


Rasta Marley. Le Radici del Reggae
Lorenzo Mazzoni
Stampa Alternativa

pp.224, 15 €