Interviste >> Camp Lion
SOund36 ha intervistato Nicola Perina, chitarra e voce dei giovani Camp Lion, gruppo trentino emergente, il cui l'ultimo lavoro, La Teoria di Romero, è stato lanciato di recente dall'etichetta ferrarese New Model Label.
Allora,
iniziamo a raccontarvi, chi sono i Camp Lion?
I
Camp Lion sono cinque giovani da poco tempo non più adolescenti che
suonano pop/rock from Trentino Alto Adige.
La
Teoria
di Romero è il titolo del vostro lavoro. Immagino che nasca da una stima nei
confronti del grande regista. Presenta comunque attinenze con il
vostro album?
Sì
il tributo è a George Romero, il titolo in sé non deve per forza
essere collegato ai significati delle canzoni che compongono l'album
... ma la morale che il regista mette nei film con gli zombi riguarda
generalmente l'influenza (negativa in questo caso) che la società
moderna ha sugli individui, alterando personalità e individualismi
di ognuno. Ecco se si vuole cercare una connessione con questa morale
le canzoni spesso parlano della ricerca e la scoperta di noi stessi
in mezzo al caotico mondo di oggi.
Musicalmente
i vostri pezzi sono melodici e spensierati. Quali sono i vostri punti
di riferimento?
Alcuni
di noi sono fortemente influenzati da quell'emo-core made in USA
tipicamente anni 90 e primissimi anni zero (vedi Jimmy Eat World), ma
in mezzo alla miriade di ascolti c'è spazio anche per band
britanniche come Feeder, Hundred Reasons e Oasis.
Per
quanto concerne i vostri testi invece c'è indubbiamente un'analisi
attenta e puntuale di tematiche sociali come l'incomunicabilità,
l'incapacità di guardare a fondo la realtà, il vuoto
esistenziale....
Si
qui ci ricolleghiamo al concetto precedente della ricerca di noi
stessi, appunto per quello in copertina le nostre facce sono coperte
da palloncini pitturati con volti di celebri mostri. A volte ho
l'impressione di stare un po' fuori da tutto quello che accade e
dovrebbe accadere, questo mi aiuta ad analizzare meglio le meccaniche
di certi comportamenti nelle relazioni umane... ma tra questi
pensieri è facile perdersi e demoralizzarsi.
Come
nascono le vostre canzoni? E' un lavoro di concerto oppure prevede
fasi diverse di elaborazione individuale?
La
maggior parte delle canzoni sono nate da una bozza che portavo in
sala prove... la linea guida sono la chitarra e la voce, poi il tutto
veniva elaborato insieme per arrivare alla canzone finale. Per alcune
canzoni c'è stato anche del lavoro in studio con l'aiuto di Luca
Spigato e Maurizio Baggio dell'Hate Studio, vedi qualche parte che
non ci convinceva a fondo ecc.
Progetti
futuri? State già lavorando a nuovi pezzi?
Adesso
ci stiamo divertendo con qualche cover da proporre ai concerti oltre
alle canzoni del disco, per quanto riguarda il futuro dei Camp Lion
stiamo cercando di fare luce sulle nostre possibilità e sul secondo
disco che vorremmo fare, traendo il meglio dall'esperienza del
debutto.
Tiziana Cantarelli (30.1.11)